Dopo l’allagamento, la cementificazione
Ne parla il programma Ambiente Italia al 14° minuto cliccate qui sotto sul video.
Le emergenze ormai non servono più a fare esperienza, a non ricadere negli stessi errori, gli interessi economici sembrano sempre prevalere su un territorio martoriato come quello Veneto. Una colata di cemento continuo da est a ovest sta ormai ricoprendo tutta la pianura padana. E la nostra regione? invece di incominciare a prendere atto della cosa, con i voti di Lega e PDL e senza il contrasto delle altre forze politiche approva l’ennesima legge che non farà che peggiorare ancora la situazione. Penso sia ora di dire basta!
Data di pubblicazione: 23.12.2010
Autore: Statera, Alberto
Il «partito del territorio» il territorio se lo mangia. Piangeranno gli altri. La Repubblica, 23 dicembre 2010
Ancora non è finita la conta dei danni provocati dall’alluvione che ha devastato il Veneto all’inizio di novembre, facendo due morti e gravi danni in 328 comuni e 3433 imprese, che la giunta regionale del presidente leghista Andrea Zaia ha posto le basi della più grande speculazione immobiliare che a memoria d’uomo si ricordi. Archiviati i recenti pianti di coccodrillo sulla cementificazione che provoca le alluvioni, la Lega di lotta e di cemento, ha varato col Pdl una legge regionale che modifica le norme in materia di governo del territorio e dà via libera alla possibilità di ristrutturare ruderi e baracche di pochi metri su terreni agricoli, ampliandoli fino a 800 metri cubi. Chiunque – non solo chi fa l’agricoltore – può costruirsi una villa di 270 metri quadrati o una palazzina di tre piani con tre appartamenti da 90 metri al posto di quattro sassi in croce.
I ruderi agricoli sono decine di migliaia nella regione e alcuni, posti nelle località turistiche più pregiate, sono assai appetibili. Soltanto a Cortina sono 200 e, calcolato il valore medio del metro quadrato che è tra i più alti d’Italia, la ristrutturazione selvaggia voluta dal governatore palazzinaro nel territorio comunale produrrà un plusvalore immobiliare valutato in 800 milioni di euro. Naturalmente non ci sono solo la montagna e le valli alpine, ma anche appetibili mete turistiche marine e lacustri, come Jesolo, Bibione, Caorle e il Garda. Per cui l’operazione leghista vale miliardi ed è destinata ad avverare la premonizione del poeta Andrea Zanzotto:”Una volta c’erano i campi di sterminio, adesso arriva lo sterminio dei campi”. Non più capannoni eretti intorno alle ville palladiane, emblemi del miracolo industriale, dei distretti, della piccola impresa diffusa che strappava quelle terre alla endemica povertà, ma una scelta tutta palazzinara che certifica la nuova fase “economicista” della Lega, più attenta al controllo della Fondazioni bancarie e alle grandi speculazioni che ai problemi delle cosiddette partite Iva, che furono la base di partenza per la conquista del nord. Adesso vengono prima potere e affari, mentre Zaia, che ha le casse completamente vuote, prosciugate dal debito di un miliardo della sanità, si appresta a mettere le mani nelle tasche dei veneti, come direbbe Berlusconi, se non sarà Tremonti a soccorrerlo.
Il primo a denunciare ciò che la nuova legge regionale comporta è stato il sindaco cortinese di destra Stefano Verocai, che, invece dei suoi nella giunta e nel Consiglio regionale, ha accusato il Partito democratico di non essersi opposto allo scempio con forza sufficiente. Una ricostruzione che Laura Puppato, presidente del gruppo in Consiglio regionale e “uomo forte” del Pd veneto, nega con veemenza, raccontando tutte le fasi in cui lo scempio legislativo è stato coscientemente compiuto: “Il vicesindaco di Cortina se la prenda con i suoi amici della Lega e del Pdl perché noi abbiamo fatto una dura battaglia degli emendamenti, due dei quali sono stati accolti e hanno permesso di sventare altrettanti colpi di mano del centrodestra. Da un lato l’esproprio delle competenze dei consigli comunali sui Piani Urbanistici Attuativi, conferendo ogni potere alle giunte; dall’altro il tentativo di imbavagliare le soprintendenze ai beni ambientali, privandole di ogni voce in capitolo sui vincoli urbanistici”.
La Puppato rivendica di aver condotto una battaglia di opposizione senza ambiguità, che ha limitato lo scempio, contrariamente agli oppositori dell’Udc che hanno bocciato l’emendamento anti-ampliamenti, contribuendo a far passare “un provvedimento indegno nato nel solco del Piano Casa della regione approvato nella scorsa legislatura sotto Giancarlo Galan e concepito per guardare agli interessi commerciali e non alla difesa del territorio”.
Simone Bernabè
Beppe Grillo candidato alla segreteria del PD
Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Voterà ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c’è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali. Muta di fronte alla militarizzazione di Vicenza e all’introduzione delle centrali nucleari. Alfiere di inceneritori e della privatizzazione dell’acqua. Un mostro politico, nato dalla sinistra e finito in Vaticano. La stampella di tutti i conflitti di interesse. Una creatura ambigua che ha generato Consorte, Violante, D’Alema, riproduzioni speculari e fedeli dei piduisti che affollanno la corte dello psiconano. Un soggetto non più politico, ma consortile, affaristico, affascinato dal suo doppio berlusconiano. Una collezione di tessere e distintivi. Una galleria di anime morte, preoccupate della loro permanenza al potere. Un partito che ha regalato le televisioni a Berlusconi e agli italiani l’indulto.
Io mi candido, sarò il quarto con Franceschini, Bersani e Marino. Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al Nulla.
Il mio programma sarà quello dei Comuni a Cinque Stelle a livello nazionale, la restituzione della dignità alla Repubblica con l’applicazione delle leggi popolari diParlamento Pulito e un’informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi. Temi troppo duri per le delicate orecchie di un Rutelli e di un Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del PDmenoelle che vorrebbero avere un PDcinquestelle. Con questo apparato affaristico e venduto non hanno alcuna speranza. Il PDmenoelle è l’assicurazione sulla vita di Berlusconi, è arrivato il momento di non rinnovare più la polizza. Arrivederci al 25 ottobre!
Ieri ho appreso una grande notizia, Beppe Grillo si candida alla segreteria del Pd, la cosa mi lascia stupefatto, forse rincuorerà chi ha sempre sostenuto che non ci ha mai messo la faccia direttamente in politica e alcuni gli hanno gia trovato la scusa e cioè che si candida alla segreteria e non come politico. Altri come Fassino possono non condividere questa scelta di schierarsi proprio con il partito che criticava, Travaglio dice: ”Grillo Alle Primarie Del Pd? e’ La Notizia Più Divertente Del Decennio”, ma per me poco conta, non importa come deciderà di agire, ciò che ha sempre valore per me e penso per tutto il nostro gruppo sono le intramontabili 5 stelle da realizzare, le idee che portiamo avanti in qualsiasi ambito istituzionale restano e sono il futuro per il nostro paese, ne sono fermamente convinto. Certo parlo per me fa molto piacere come è stato per Sonia Alfano e Luigi De Magistris in ambito europeo, avere un appoggio a livello nazionale anche da Beppe. I migliori auguri allora per questa scelta e che le nostre stelle possano brillare più che mai anche attraverso queste difficili scelte.
Simone Bernabè
Lo studio del dottor Ricci sugli inceneritori di Venezia
A Verona è in corso una battaglia: dopo anni di solitaria lotta contro l’ipotesi di riattivazione dell’inceneritore di Cadelbue, agli amici di GrilliVerona hanno trovato un valido alleato: il sindaco e l’intero consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto.
Negli ultimi mesi l’amministrazione del terzo comune veronese è scesa in campo con azioni forti (famosi ormai gli striscioni in centro paese con la scritta “TUMORI NO GRAZIE! NO ALL’INCENERITORE, SI’ AL TRATTAMENTO A FREDDO DEI RIFIUTI“), organizzando serate pubbliche e partecipando a trasmissioni televisive per sostenere la contrarietà all’incenerimento dei rifiuti in favore del trattamento a freddo. Domenica mattina si è addirittura tenuto un consiglio comunale straordinario all’aperto alla storica “Festa de le Boche” per ribadire con una mozione votata all’unanimità la sua contrarietà all’impianto!
Lo scorso 10 marzo l’amministrazione di San Giovanni Lupatoto ha organizzato una serata con il dott. Ricci incaricato nel 2006 dalla Regione Veneto (assessore alla sanità all’epoca era l’attuale sindaco di Verona Flavio Tosi) ad eseguire uno studio per determinare la relazione tra una particolare forma di tumore (il sarcoma) e la diossina emessa dagli inceneritori sul territorio veneziano nel corso degli ultimi 25 anni.
Lo studio Casula, Ricci, Zambon, successivamente pubblicato e riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, non lascia nessun dubbio: incenerire rifiuti è pericoloso per la salute umana!
Vi lascio al video della serata, a cura di Elia Frigo di Verona Reattiva/GrilliVerona.
Carlo Reggiani
Grillo per Villafranca
Inceneritori in Veneto: Diretta Verona – Scontro su Ca’ Del Bue
(dal blog Grillo per Villafranca)
Ieri Giovedi 26 Febbraio, la redazione di Telearena attraverso “Diretta Verona”, ha parlato dello scontro che è in corso per la riapertura del nuovo impianto di incenerimento di Cà Del Bue. Ringraziamo in anticipo il direttore Mario Pugliero per averci dato una possibilità di replicare pubblicamente.
Ospiti della serata:
Daniele Nottegar rappresentante dell’associazione “Verona Reattiva”, il sindaco di S.Giovanni Lupatoto Fabrizio Zerman, l’assessore regionale all’ambiente Giancarlo Conta, Il presidente Agsm Gian Paolo Sardos Albertini, l’assessore del comune di Verona alle aziende partecipate Toffali, in sala fra il pubblico sono intervenuti Silvano Massaro rappresentante del comitato contro l’inceneritore, Carlo Reggiani per il nostro gruppo, il presidente del consiglio comunale di S.Giovanni Daniele Turella, il vicesindaco Giuseppe Stoppato e Maurizio Franciosi funzionario commerciale dell’azienda “ARROW-BIO” per “trattamento a freddo” dei rifiuti.
La serata si è mantenuta su un tono acceso, tanti interventi dal pubblico e molta partecipazione, anche attraverso le tante telefonate che sono arrivate in studio, riscontrante che il tema della serata è molto sentito in tutta la provincia. Il tempo a disposizione è sempre poco, ma la speranza rimane quella di aver fatto attraverso un confronto diretto della buona informazione.
Ringraziamo in particolar modo “Verona Reattiva” che da sempre portano avanti questa lotta per tutta la provincia, con lo scopo di migliorare la salute di tutti i cittadini.
La speranza rimane ora che la regione e la provincia si accorgano e prendano in seria considerazione il fatto che esistono delle soluzioni alternative come il trattamento meccanico biologico detto anche “trattamento a freddo”, che riescono con minore spesa e un impatto ambientale più sostenibile a risolvere in maniera più corretta il problema dei rifiuti per il nostro territorio. Ovviamente questo metodo di riciclo va affiancato ad una riduzione degli imballaggi a monte prodotto dalle aziende e a una attenta selezione dei rifiuti attraverso un porta a porta spinto.
Simone Bernabè
Ancora l’assessore Giancarlo Conta: cosa volete che sia un inceneritore!
Giuro che non l’ho fatto apposta!
Neanche avevo fatto caso che tra i relatori al convegno Acqua&Rifiuti organizzato a Padova venerdì 12 dicembre scorso dalla Settima Commissione della Regione Veneto presieduta dal leghista Maurizio Conte (comunicato stampa), era atteso anche l’assessore regionale all’ecologia Giancarlo Conta.
In effetti l’assessore è arrivato oramai a lavori conclusi, con una sala quasi deserta (i lavori più seguiti sono stati durante la mattinata, con la presenza di un centinaio di amministratori e tecnici comunali da tutto il Veneto), giusto il tempo di lasciarci un’altra sua “perla”. Fortunatamente ho avuto l’accortezza di estrarre il mio cellulare e riprendere il suo monologo (interrotto per un attimo dagli amici della Lista civica “Amici di Beppe Grillo” di Padova, anche loro presenti alla giornata).
Parla di rifiuti, del fatto che il Veneto ha raggiunto il 54% di raccolta differenziata (raccolta o smaltimento? mah) e che per il restante 46% il piano regionale prevede 6 inceneritori (Schio, Padova e Fusina in funzione, Cadelbue in riattivazione, altri due impianti per Treviso/Belluno e Rovigo) più la discarica strategica di Sant’Urbano.
Parla dell’ineluttabilità della crescita dei rifiuti urbani (dopo aver detto che per il 2012 saliremo al 65% di differenziata), che oramai le famiglie sono state circuite dalla multinazionali e vogliono bere acqua minerale in bottiglia.., e poi di come sia diventato difficile trovare sindaci disposti a fare inceneritori, tutta colpa della cattiva informazione fatta dai comitati contro, incapaci di proporre dati concreti e alternative (hei ragazzi dei GrilliVerona: mi sa’ che l’assessore sta parlando di voi e del sindaco di San Giovanni Lupatoto).
Lui, l’assessore, ha visitato 30 impianti in questi 3 anni e non ha mai riscontrato problemi per la salute dei cittadini e l’ambiente!
Ma poi… prendendo ad esempio proprio l’impianto di Cadelbue lungo l’autostrada A4, esclama:
“Ma sapete quanto inquina di più l’autostrada rispetto a quel camino che c’e li’ a 50 metri?“
Assessore, ho capito che forse l’analisi delle cause dell’inquinamento e la ricerca delle soluzioni non sono il suo mestiere, che lei è sinceramente convinto che per abbattere l’inquinamento nella zona di Vigasio e Trevenzuolo (c’è un’altra autostrada del resto) bisogna costruire 4.5 milioni di metri quadrati di insediamento in Classe B, ma questa se la poteva anche risparmiare!
Ho trascritto i primi 12 minuti dell’intervento dell’assessore. Ho indicato i minuti dei passaggi più eclatanti… e pensare che la giornata era stata molto utile e produttiva (si parlava di come organizzare i servizi idrici integrati e di gestione dei rifiuti, analizzando le varie esperienze in giro per il Veneto e l’Italia).
Buona visione e lettura.
Intervento dell’assessore regionale Gianfranco Conto (FI):
Rifiuti. Noi come Veneto siamo la prima regione in Italia: abbiamo raggiunto proprio in questi giorni il 54% come media regionale di raccolta differenziata e come obiettivo al 2012 ci siamo posti il 65%.
E’ indubbio che il merito va ai cittadini, va ai sindaci, va a tutte quelle amministrazioni che da anni hanno perseguito questa strada incentivando la raccolta differenziata. Sui 4 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti, vuol dire che 2 milioni li abbiamo gia’ risolti.
Sul resto la posizione della Regione e’ chiara ed e’ semplice: c’e’ un piano regionale per i rifiuti urbani che stabiliva un percorso, che prendeva atto che in regione ci sono 4 impianti dei quali 3 funzionanti (Schio, Padova e Fusina) e uno che proprio in questi giorni, grazie il bando di AGSM di Verona per rimettere a regime l’impianto di Cadelbue.
La nostra legge regionale individuava poi per essere autonomi e autosufficienti in questo settore importante e delicato la possibilita’ di individuare altri due impianti per la zona di Belluno/Treviso e per la provincia di Rovigo che andava anche a soddisfare le esigenze di parte del basso veronese e parte della bassa padovana.
Io mi rendo conto che il rifiuto negli ultimi 15 anni, soprattutto negli ultimi 5 anni e’ cambiato notevolmente: e’ cambiata la societa’, oggi abbiamo piu’ single, le ditte fanno la confezione anche del singolo bicchiere perche’ queste sono le necessita’ di mercato. E’ cambiata tutta una certa impostazione del rifiuto che ci aiuta in qualche maniera ad aumentare la quota della raccolta differenziata, ma comunque non ci aiuta a diminuire quella che e’ la produzione del rifiuto.
E sull’acqua: noi abbiamo un’acqua tra le migliore che abbiamo in Italia, ma oramai e’ una questione di pressing commerciale che in tutti questi anni e’ stato fatto a livello delle grandi multinazionali e grandi aziende che producono l’acqua minerale che hanno convinto noi cittadini che l’acqua che esce dai nostri rubinetti non e’ un’acqua buona. Cosa che non e’ vera soprattutto per il Veneto, almeno per la stragrande maggioranza del nostro Veneto.
Sarebbe per noi importante, soprattutto per il momento delicato che stiamo vivendo, dove le spese fisse che incidono sulle nostre famiglie… penso che l’acqua minerale sia un spesa fissa che oramai sia entrata nelle nostre famiglie, cioe’ le nostre signore o anche noi stessi (perche’ pesano troppo) andiamo a prenderci le sei bottiglie di acqua gasata o naturale e ce le portiamo a casa… Sarebbe da fare un grosso lavoro su questo.Dicevo… e’ ambiato il settore del rifiuto, e’ cambiato il rifiuto e probabilmente sono cambiate le necessita’ riferite al piano regionale. Dicevo che noi abbiamo 3 impianti funzionanti, uno sta ripartendo (ormai il bando e’ approvato e partira’ la gara) e quindi nell’arco di due/tre anni avremo in funzione l’impianto di Verona.
In questi tre anni di mia esperienza in questo settore importantissimo e anche delicato da affrontare e da capire, da entrare nelle problematiche che ripeto finalmente sono giunte all’attenzione di tutti, io ho sempre insisto ce in quesot settore che e’ appunto delicato due sono i punti piu’ importanti sui quali dobbiamo lavorare. Che sono la formazione e la corretta informazione.
(5 e 40) E’ facile fare la strumentalizzazione in un settore quando si va a toccare la salute dei cittadini, la sicurezza ambientale… e ne ho sentite i tutti i colori in questi tre anni, a partire dai comitati contro.
Io sono uno che non si e’ mai tirato indietro, sono sempre andato ad ascoltarli, a sentire.. speravo sempre di attingere qualche dato anche tecnico rilevante perche’ non penso che noi che noi, provvisoriamente siamo al di qua del tavolo, e che dobbiamo dare delle risposte a delle problematiche siamo dei pazzi o dei fuori di testa. Penso che il buon senso sia quello che ci detta anche le scelte che strategiche, le scelte strutturali, le scelte che dobbiamo fare come amministratori.
E quindi mi sono reso conto che per porre fine al nostro piano regionale e quindi per realizzare gli altri due impianti regionali…. ho visitato 30 impianti e mi hanno assicurato tutti che questi impianti garantiscono la sicurezza ambientale e della salute dei cittadini… tutti i parametri sono 10 volte sotto i limiti europei. A Cadelbue quel poco che ha funzionato, una cosa che ha veramente funzionato benissimo sono stati i controlli.
Ora, visto che non abbiamo il petroli, che non abbiamo il gas, che non abbiamo energia e visto che abbiamo ancora il 50% dei rifiuti da risolvere, la strada piu’ di buon senso e piu’ logica penso sia quello di bruciarli dando in assoluto, come prerequisiti, il fatto che sia garantita la sicurezza dei cittadini e la sicurezza ambientale.
E quindi sono convinto che per le nostre necessita’ di regione veneto, probabilmente oggi con un altro impianto, aggiunto ai quattro esistenti, potremo essere definitivamente autonomi per un lungo periodo, visto che la scelta nostra come regione veneto e’ quella di non avere piu’ discariche.
Ma il problema e’ sempre quello. trovare un sindaco disponibile… e’ il problema della corretta informazione ai cittadini.. e ovvio che un camino da’ fastidio.
(minuti 10 e 20): Vi faccio l’esempio di Cadebue a Verona: ma sapete quanto inquina di piu’ l’autostrada di quel camino che c’e’ li’ a 50 metri?
Pero’ mi sono reso conto che e’ difficilissimo realizzarlo, non si trova un sito, non si trova un sindaco disposto a farlo… e quindi mi sta venendo l’idea, siccome in maniera intelligente era stata prevista una discarica tattica regionale (quella di Sant’Urbano nel padovano), potrebbe essere forse il caso che qualcuno si assumesse la responsabilita’ di scegliere un sito per realizzare un termovalorizzatore… e che questa responsabilita’ se la prendesse la Regione se nessuno vuole farlo.
Per chi volesse dare qualche consiglio al nostro assessore scrivete a: ass.ambiente@regione.veneto.it
Carlo Reggiani